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caterina leone

musicoterapia applicata alla scena
Napoli, classe 1964.
Dopo gli studi in pianoforte e il diploma di solfeggio conseguito presso il Conservatorio di Napoli, frequenta il corso di specializzazione in musicoterapia presso il Centro ISFOM (Istituto Formazione Musicoterapia - già CRM) di Napoli, dove è allieva di G. Di Franco, D. Facchini, G. Cremaschi Trovesi, M. Spaccazocchi, E. Lecourt, T. Wigram e Rolando Benenzon. Dopo alcune esperienze lavorative come musicoterapista svolte nella ex ASL 39 di Soccavo (presidio di Salute Mentale) e in alcune istituzioni scolastiche, nel 1998 assume l’incarico di docente nella scuola primaria, dove tuttora insegna. Nel 2009 fonda con altri sodali l’associazione culturale Cantieristupore. A partire dallo stesso anno inizia a strutturare una metodologia sperimentale basata su alcuni principi musicoterapeutici applicati alla formazione della persona/attore e lavorando in questa direzione, dal 2012 collabora come formatrice nei corsi del teatro Diana (La palestra dell’attore), dell’ex Asylum Anteatro ai Vergini e - attualmente - di Cantieristupore, contribuendo alla definizione degli aspetti fisico/sonori relativi agli allestimenti, tra cui, Taranterra (2012), Uccelli quasi senza parole (2015), Cromofonie (2016), Lallafonie (2016), Quantico Krapp (2018), 12 di Settantanove storie da mondi (im)possibili (2020), Pietro il Matto (2021), Il sogno di Dioniso (2022).

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